Il mio rapporto con la post-produzione è molto controverso.
Il mio rapporto con la post-produzione è molto controverso. Capisco che
ci sono vari livelli di conoscenza, che portano per certi versi anche a
stravolgere l'immagine, e su questo io sono assolutamente in disaccordo.
Mi chiedo che senso ha far diventare una cosa, un'altra cosa? in questo
modo potrai solo dimostrare la tua abilità di grafico, che per carità è
un arte anch'essa, ma io smetterei di chiamarla FOTOGRAFIA. Per quanto
mi riguarda io mi limito solo ad ottimizzare l'immagine nella gestione
della luce (ove possibile) un leggero raddrizzamento (se necessario) e
al massimo ritagliare l'immagine per evitare qualche ingombro marginale.
Mai toccati i colori, la saturazione e tante altre cose che fanno gli
esperti. So di gente che cambia i cieli alle proprie immagine per dargli
un'aria che non era presente in natura, oppure di gente che tratta i
ritratti con software specifici che cambiano i connotati alle modelle,
che anche le mamme farebbero fatica a riconoscere e mi chiedo che senso
ha tutto questo, in qualche modo per me è come barare al gioco. In un
ritratto si dovrebbe ricercare l'anima del soggetto piuttosto che la
pelle da bambola di porcellana. Per quanto riguarda l'animo critico,
questa è una cosa che pochi sanno fare, perchè come si dice: "ogni
scarrafone è bello a mamma soia" e almeno nel mio caso è tremendamente
difficile che io cestini una mia foto anche con tutti i suoi eventuali
difetti, perché fondamentalmente io scatto per me stesso e non ambisco a
cercare riconoscimenti, semmai cerco spunti che mi aiutino a crescere
nello scegliere i soggetti e le situazioni che meritino uno scatto. Ora
andiamo alla cosa più importante: "IL MESSAGGIO": mi metto a nudo
davanti a tutti voi confessando che non capisco proprio cosa sia un
messaggio lanciato da una fotografia, se io scatto una foto perché devo
lanciare un messaggio, a chi sto scrivendo? Lo so è un mio tremendo
limite culturale, ma proprio non riesco a concepire "il messaggio".
Quelli che si appostano alle 4 del mattino ai bordi del mare per fare la
stessa fotografia da 10 anni a questa parte, con l'acqua cheta, che
messaggio mi stanno lanciando? io dico che mi stanno dicendo che
difettano di fantasia. Oppure quelli che si ostinano a fotografare il
mendicante, di cosa mi stanno parlando?? Ovviamente questo è solo il mio
pensiero, il pensiero di un umilissimo fotoamatore ignorante, ma buono
di cuore, come tutti quelli che mi conoscono possono ben confermare. Io
sono NAIF. Provate ad emozionarvi fotografando un fiore di campo, nella
sua semplicità c'è l'intero universo! Spero di non aver tediato.
(Commento all'articolo https://laquartadimensionescritti.blogspot.it/2018/02/postproduzione-per-taluni-una-pratica.html)
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